VALENTINO nella Shanghai storica: alta moda nella dimora centenaria
La collezione Resort 2026 di VALENTINO è approdata alla Jing’anli - Dimora Tang. L’incontro tra l’alta moda internazionale e un’architettura in stile haipai, nata dalla fusione di influenze cinesi e europee, ha trasformato l’edificio in una nuova piattaforma di dialogo tra moda e storia.
VALENTINO ha risvegliato la memoria architettonica della dimora attraverso le sue creazioni, mentre la Dimora Tang ha infuso calore umano e radici culturali nel mondo della couture, dando vita a uno scambio armonioso tra stile haipai e l’alta moda italiana.
La Dimora Tang, edificio in stile haipai che ha attraversato oltre un secolo di storia, è di per sé il luogo perfetto in cui “tempi e spazi si sovrappongono”. Ha vissuto l’età d’oro della vecchia Shanghai, quando la vita quotidiana pulsava nelle longtang, i tradizionali vicoli racchiusi da mura di mattoni rossi. Oggi, si trasforma nel palcoscenico ideale per l’universo estetico di VALENTINO, ispirato allo “specchio interiore”.
Varcata la soglia della Dimora Tang, la calda trama dei mattoni rossi si svela, nella luce soffusa, in tutta la sua suggestione. Ispirandosi all’idea della “figura onirica”, VALENTINO ha plasmato uno spazio estetico raffinato e libero: nella penombra, la lucentezza delle gonne in raso traspare appena, mentre i dettagli ricamati brillano con delicatezza, come versi di una poesia sussurrati nella notte.
La Dimora Tang fu la residenza di Tang Shaoyi, personalità di spicco della storia cinese moderna. Grazie al suo acume politico e alla sua vasta rete di relazioni, la casa divenne un salotto frequentato dalle élite dell’epoca.
Un secolo dopo, la Jing’anli - Dimora Tang, dopo un attento restauro curato dal team del progetto Jing’anli ha ottenuto dal Dipartimento della Cultura e del Turismo il riconoscimento di “Salotto Haipai: lo charme del Suzhou River”. Da allora, è diventata un nuovo polo culturale di Shanghai, avendo già ospitato eventi di alto profilo come un forum sul patrimonio culturale, la mostra “Tra semplicità e colore - L’anima di Shanghai”, la collettiva d’arte contemporanea “Colori d’Oriente” e altri appuntamenti, permettendo a cultura e arte di rifiorire in uno spazio centenario.
Come ha spiegato il team del progetto, il restauro della dimora ha seguito il principio di “conservare l’autenticità rivitalizzando la tradizione”. Nella riparazione dei mattoni rossi a vista, ad esempio, non si è cancellata l’impronta del tempo, ma si è intervenuti con misure minime per preservare al massimo la patina storica della muratura e la sua texture segnata dagli anni.
Anche gli interni sono stati restaurati rispettando stile, materiali e tecniche originari, per ripristinare la configurazione storica. Elementi protetti come la scala in legno, i telai di porte e finestre e gli armadi antichi sono stati recuperati con i materiali e le forme originali, sottoposti a un opportuno consolidamento strutturale e a interventi di conservazione.
In qualità di primo polo culturale aperto al pubblico nel quartiere storico di Jing’anli, la rinascita della Dimora Tang ci conduce con delicatezza al cuore della storia. Non si è trattato soltanto di recuperare un antico edificio, ma di ridestare una filosofia di vita in stile haipai rimasta a lungo custodita dal tempo.
Fonte: account WeChat “Shanghai Jing’an”