Le aziende agroalimentari italiane puntano sulla CIIE come porta d’accesso al mercato cinese

italian.shanghai.gov.cn| 2025-11-07

CARMAGNOLA – Con l’ottava edizione della China International Import Expo (CIIE) attualmente in corso a Shanghai, le imprese agroalimentari italiane guardano all’evento come una vetrina strategica per entrare nel secondo mercato dei consumi più grande al mondo. Le aziende presentano i loro prodotti di punta insieme a nuove proposte con l’obiettivo di ampliare le vendite e stringere nuove collaborazioni.

«L’Expo ci permette di far conoscere la qualità italiana direttamente a clienti e distributori cinesi, così che il gusto del nostro Paese possa arrivare a un numero sempre maggiore di famiglie», ha dichiarato a Xinhua Ambrogio Invernizzi, presidente della Inalpi S.p.A., azienda lattiero-casearia con sede in Piemonte.

Alla sua seconda partecipazione alla CIIE, l’azienda presenta latte in polvere, burro, formaggi e ingredienti caseari per uso industriale. Invernizzi considera la fiera un’occasione preziosa per rafforzare la collaborazione con i principali gruppi cinesi del settore lattiero e della grande distribuzione, e per sperimentare lo sviluppo di prodotti pensati per il mercato locale.

In un contesto internazionale segnato da forti incertezze commerciali, molti imprenditori italiani vedono nella CIIE una piattaforma stabile per il dialogo e la cooperazione economica. «La Cina rimane un mercato su cui vale la pena investire nel lungo periodo», ha aggiunto Invernizzi.

Anche Italgel S.p.A., tra i principali produttori di gelatina e collagene idrolizzato, partecipa quest’anno per la prima volta. Il direttore della qualità, Andrea Martinengo – che aveva già visitato l’Expo due volte -, ha spiegato che l’evento «non riguarda solo la vendita dei prodotti, ma anche la costruzione del marchio, la definizione delle strategie di mercato e la ricerca di nuovi partner».

Secondo Martinengo, il vero valore della fiera va ben oltre i contratti immediati: «È un’occasione unica e concentrata per conoscere da vicino il mercato cinese e capirne le dinamiche. L’interesse è in crescita e da questo nasceranno nuove collaborazioni». In un momento di oscillazioni nei dazi e nei costi logistici, ha aggiunto, gli incontri diretti possono aiutare le imprese a individuare «soluzioni pratiche per ottimizzare le rotte di esportazione».

La Sacco System, azienda biotecnologica con oltre 150 anni di esperienza nella ricerca sui probiotici, debutterà anch’essa quest’anno alla CIIE. La consigliera Viola Verga ha spiegato che l’obiettivo è mettere in relazione l’esperienza di ricerca e sviluppo dell’azienda con il mercato cinese, sempre più interessato agli alimenti naturali e salutari. «Speriamo di trovare partner per creare prodotti a base di yogurt pensati per i gusti dei consumatori cinesi», ha dichiarato.

L’ambasciatore cinese presso le agenzie alimentari dell’ONU, Zhang Lubiao, ha sottolineato il ruolo della CIIE nel rafforzare la cooperazione agricola tra Cina e Italia attraverso scambi tecnici e progetti congiunti: «Entrambe le parti possono sfruttare la CIIE per promuovere collaborazioni e condividere esperienze», ha affermato.

L’Italia, conosciuta per il suo tessuto produttivo di piccole e medie imprese, considera l’agricoltura un settore chiave: il 56% del territorio nazionale è coltivato e nel Paese operano circa 1,6 di milioni aziende agricole. I prodotti agroalimentari italiani, apprezzati in tutto il mondo per la loro qualità e artigianalità, saranno protagonisti anche quest’anno alla CIIE di Shanghai, dove decine di aziende presenteranno le proprie eccellenze.

 

Fonte: Xinhua