CSIAF24|Il festival che porta il mondo a Shanghai e Shanghai al mondo

italian.shanghai.gov.cn| 2025-10-22

Si è inaugurata il 17 ottobre, al Gran Teatro di Shanghai, la 24ª edizione del China Shanghai International Arts Festival (CSIAF). Ad aprire la rassegna è stata l’opera Kunqu Taihe Zhengyin (太和正音, “Essenza del Kunqu della Città Proibita”). Il festival, che si protrarrà per quasi due mesi, presenterà oltre 1.200 eventi con artisti e compagnie provenienti da tutto il mondo, di cui circa il 60% internazionali.

Taihe Zhengyin (太和正音, “Essenza del Kunqu della Città Proibita”) [Foto/Shanghai Observer]

Tra gli ospiti più attesi figurano compagnie di prestigio come la Bayerische Staatsoper, l’Orchestra Sinfonica del Teatro Mariinskij e l’Orchestra Filarmonica di Vienna. Particolarmente significativo il ritorno della Bayerische Staatsoper in Cina dopo quarantuno anni, con una residenza artistica a Shanghai che propone L’Olandese volante, Otello (in forma concertistica) e un galà sinfonico. L’Orchestra del Mariinskij, diretta da Valery Gergiev, presenterà invece l’integrale delle sinfonie di Mahler, un’impresa che segna una tappa memorabile nella storia della musica classica mondiale.

L’Orchestra Sinfonica del Teatro Mariinskij in concerto [Foto/Shanghai Observer]

Il festival si distingue per un’eccezionale concentrazione di prime assolute, che superano il 90%, e per undici produzioni in esclusiva per la Cina, confermando Shanghai come crocevia internazionale di scambio artistico. Accanto ai grandi nomi internaizonali trovano spazio produzioni cinesi originali come i balletti Kucha e Wang Yangming, l’opera di Pechino Dentro e fuori la scena e il balletto Il giglio, a testimonianza della vitalità della tradizione culturale cinese e della creatività dell’arte contemporanea nazionale.

Due le iniziative speciali di questa edizione: la “Settimana culturale della Greater Bay Area di Guangdong-Hong Kong-Macao” e il progetto “Fuqing – Belt and Road” (“Piano di sostegno ai giovani”), dedicato al sostegno della creatività giovanile e al dialogo interculturale. Il festival, inoltre, esce dai tradizionali spazi teatrali per animare l’intera città: opere liriche, drammi e concerti prenderanno vita in parchi, quartieri commerciali e aree storiche, accorciando l’ultimo “chilometro” che separa l’arte dalla vita quotidiana e trasformando il flusso culturale in un motore per l’economia e il turismo urbano di Shanghai.

 

Fonte: Shanghai Observer