Ospedali interamente stranieri e trasmissione di dati all’estero: la Zona di Libero Scambio di Shanghai amplia il suo raggio d'azione

italian.shanghai.gov.cn| 2025-10-21

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Il 15 ottobre, Shanghai ha reso noto il Piano per la seconda fase di sviluppo delle Aree d'innovazione collegate alla Zona Pilota di Libero Scambio di Shanghai (di seguito Piano), un provvedimento che estende ulteriormente l'applicazione delle politiche di Libero Scambio.

Il Piano include otto nuove zone strategiche — lo Hongqiao International Central Business District, la Shanghai International Resort, i Distretti di Jing’an, Changning, Putuo, Qingpu, Jiading e Jinshan — oltre a cinque distretti economico-tecnologici di livello nazionale (Minhang, Hongqiao, Shanghai Jinqiao, Shanghai Chemical Industry Economic and Technological Development Zone e Songjiang). Questa espansione mira a consolidare l’innovazione istituzionale e a promuovere un’apertura internazionale di più alto livello.

Snellire le procedure: 86 misure di riforma

Il Piano delinea 86 misure, suddivise in due liste: 57 sono misure replicabili in tutte le Aree d’innovazione, mentre 29 sono riforme specifiche, concepite per valorizzare le peculiarità di ciascun distretto.

Il nuovo quadro normativo favorisce l’istituzione di ospedali a capitale interamente straniero e autorizza le strutture sanitarie internazionali ad avviare joint venture o partnership. Inoltre incoraggia gli ospedali pubblici ad aprire reparti internazionali per offrire servizi più accessibili ai cittadini stranieri.

Considerati ormai il quinto fattore di produzione, i dati sono al centro di una significativa innovazione: le istituzioni finanziarie potranno trasmettere all'estero i dati conformi alla normativa. Il Piano agevola la circolazione transfrontaliera dei dati a fini di ricerca, esplorando la creazione di standard per la loro transazione, trasmissione e protezione. Viene inoltre promosso lo sviluppo di nuovi modelli di business, come l'elaborazione di dati provenienti dall'estero.

In materia di risorse umane, il Piano riduce da tre a due anni l'esperienza professionale richiesta agli avvocati stranieri per esercitare come consulenti legali in Cina. Introduce la figura di "partner speciale" negli studi legali e permettere a professionisti stranieri in settori come pianificazione e design di operare in Cina dopo una procedura di iscrizione semplificata. Alle Aree d'innovazione viene riconosciuta la facoltà di raccomandare l’assunzione e il trasferimento a Shanghai di neolaureati non originari della città presso aziende selezionate. Sarà ottimizzata poi la procedura abbinata di rilascio del permesso di lavoro e del permesso di soggiorno per gli stranieri.

Stimolare la vitalità regionale e nuovi modelli industriali

L’elenco delle riforme specifiche definisce per ogni distretto gli ambiti di applicazione e gli obiettivi di sviluppo:

  • Hongqiao International Central Business District: sviluppo dell'e-commerce transfrontaliero;
  • Shanghai International Resort: creazione di nuovi scenari di consumo turistico, e attrazzione di flagship store di marchi internazionali;
  • Jing’an: realizzazione di un distretto pilota per la città come hub internazionale dei consumi, puntando su digitalizzazione e convenienza;
  • Changning: economia di piattaforma e innovazione digitale, con la creazione di una “Silicon Alley digitale” e di un ecosistema per l'applicazione dei dati;
  • Putuo: piattaforme di servizi per la supply chain, per potenziare la collaborazione industriale con Nanchino e l’espansione internazionale;
  • Qingpu: impulso ai settori salute, digitale e commercio internazionale, con un centro di incubazione per marchi transfrontalieri;
  • Jiading: promozione dei veicoli connessi e a guida autonoma, per un distretto pilota della mobilità smart;
  • Jinshan: sviluppo di nuovi materiali e dell’industria dei droni, con un centro di high-performance computing che favorisca l’integrazione con l’IA.

 

Delle 86 misure di riforma, 57 sono politiche replicabili, che coprono investimenti, commercio, finanza, dati e talenti, con l’obiettivo di massimizzare i benefici dell’innovazione istituzionalizzata. Politiche già sperimentate solo a Pudong o Lingang, come l’internazionalizzazione del RMB e i servizi finanziari offshore, verranno estese a tutte le Aree d'innovazione, a sostegno di un maggior numero di imprese straniere e di quelle cinesi in fase di espansione all’estero.

Secondo fonti della Commissione per lo Sviluppo e le Riforme di Shanghai, il nuovo Piano recepisce sia le esigenze del mondo imprenditoriale sia le linee guida nazionali. Nel complesso ci si attende che ridurrà i costi di compliance per le imprese straniere, migliorerà l’efficienza dei flussi transfrontalieri di dati e capitali, contribuirà a fare di Shanghai un polo internazionale per gli investimenti e l'innovazione nei settori chiave come i servizi avanzati, l’economia digitale e le scienze della vita.

 

Fonte: Shanghai Observer