Shanghai accoglie i think tank del Sud Globale: idee e modelli per il futuro
Il 4 dicembre si è tenuta a Shanghai la terza edizione del Dialogo dei Think Tank del Sud Globale, dal titolo Unirsi e rafforzarsi: responsabilità e azioni del Sud Globale. L’evento è stato co-organizzato dal Dipartimento Internazionale del Comitato Centrale del PCC, dal Comitato municipale del PCC di Shanghai e dall’Alleanza per la Cooperazione dei Think Tank del Sud Globale.
Nella giornata precedente, oltre cento funzionari stranieri, accademici e rappresentanti di think tank hanno preso parte a una serie di visite e incontri in città per approfondire la storia centenaria del PCC e osservare da vicino gli esiti della modernizzazione “alla cinese”, con l’obiettivo di trarne spunti utili per le proprie realtà nazionali.
«Sono molto interessata a capire come funziona il sistema democratico cinese», ha dichiarato Urmila Ramlagansing, membro del Consiglio di Stato del Suriname. In Cina per la prima volta, ha visitato il Centro Civico di Gubei alla ricerca di risposte. Guo Kai, segretario del Comitato del PCC del quartiere di Hongqiao, le ha spiegato che negli ultimi dieci anni questo presidio legislazione di base ha raccolto pareri su 113 progetti di legge, consultato 47.273 persone e inviato 5.448 osservazioni, di cui 434 accolte.
Il Centro Civico di Gubei si trova nella comunità di Ronghua, dove convivono residenti provenienti da oltre cinquanta Paesi e regioni. Houmed M'Saidie, consigliere politico del Presidente delle Comore, ha definito questo quartiere una “piccola Nazioni Unite”. «Anche alle Comore vivono molti stranieri, e vogliamo capire come migliorare la nostra attrattiva», ha spiegato.
Al Museo del Primo Congresso del PCC, i delegati hanno ripercorso le origini della Rivoluzione cinese attraverso un percorso espositivo immersivo. M'Saidie ha iniziato a fotografare non appena entrato: ha raccontato di ammirare molto Mao Zedong e di aver letto molte opere dedicate alla Rivoluzione cinese. «Questa è l’esperienza più felice del mio viaggio. Non è solo un memoriale: è anche un museo e una biblioteca, con ricche collezioni e supporti multimediali che aiutano davvero a capire questo partito».
Grande interesse ha suscitato anche la visita ai centri dedicati all’intelligenza artificiale. All’incubatore di robot umanoidi e nella sede di SenseTime i delegati hanno potuto osservare alcune fra le applicazioni più avanzate dell’IA in Cina: robot umanoidi, robotica quadrupede e sistemi per la gestione intelligente della città. Le dimostrazioni hanno suscitato curiosità e ammirazione.
«La Cina è leader nell’innovazione tecnologica, e ho già visto come queste soluzioni vengano applicate in molti ambiti», ha affermato Rinan Pokhorel, AD della Himalayan Research Foundation del Nepal, presente per la seconda volta al Dialogo. «Spero che possano essere nascere nuove piattaforme per favorire uno scambio sempre più stretto, basato sulla fiducia reciproca».
Fonte: Jiefang Daily