La nuova sfida di Shanghai: fluidità, per capitali, dati e talenti
Rendere più fluidi i movimenti di capitali, dati e persone è la chiave per Shanghai per alimentare una crescita trainata dall’innovazione e consolidare il suo ruolo di piattaforma internazionale, aperta e inclusiva. Lo hanno affermato il 12 ottobre funzionari e amministratori delegati di multinazionali.
Le dichiarazioni sono state rilasciate nel corso della 37ª edizione dell’International Business Leaders’ Advisory Council for the Mayor of Shanghai (IBLAC).
Chen Jining, segretario del Partito di Shanghai, ha dichiarato in apertura dei lavori che la città punterà a potenziare la ricerca di base, un settore ad alto ma rischio dall’elavato valore aggiunto. Shanghai rafforzerà inoltre il proprio posizionamento nelle tecnologie di frontiera e dirompenti, per giocare appieno il suo ruolo di pioniere dell’innovazione scientifica e tecnologica.
Roland Busch, amministratore delegato di Siemens AG, ha evidenziato che i dati di una singola azienda hanno scarso valor, poiché l’addestramento dei grandi modelli linguistici dipende in larga misura da dati di alta qualità. Per questo ha ribadito l’importanza di creare un meccanismo di condivisione transfrontaliero dei dati industriali per sviluppare LLM più potenti.
I dati, fonte primaria di innovazione, risiedono spesso su piattaforme cloud in tutto il mondo. Miguel Lopez, Ad del conglomerato industriale tedesco thyssenkrupp AG, ha perciò suggerito a Shanghai di garantire un flusso di dati “libero e senza confini”, in grado di potenziare le attività di ricerca e sviluppo delle multinazionali presenti nella città.
Secondo Shriti Vadera, presidente di Prudential Plc, i dati sono cruciali anche per una solida tutela degli investitori, aspetto ancor più critico con la diffusione dell’intelligenza artificiale. Ha quindi proposto a Shanghai di sperimentare protocolli di test condivisi, promuovere la partecipazione globale alle sandbox regolamentari e istituire corridoi di dati affidabili e verificabili per la protezione della privacy.
Dick Richelle, Ad della società di infrastrutture Royal Vopak, ha addirittura ipotizzato la creazione di una zona di libero scambio digitale a Shanghai, mossa che potrebbe dare una forte spinta alla produttività e alla crescita della città.
Queste proposte non sono affatto peregrine, ha assicurato Gong Zheng nel suo intervento chiave di domenica, poiché Shanghai intende promuovere con vigore riforme pionieristiche su tutti i fronti. L’introduzione di politiche e meccanismi competitivi a livello internazionale verrà accelerata.
Chey Tae-won, presidente del gruppo SK, ha suggerito a Shanghai di definire meccanismi di valutazione e misure di sostegno, come politiche fiscali agevolate o altri incentivi, per affermarsi come benchmark di riferimento per il valore sociale dell’IA. In questo modo, ha aggiunto, la città attirerebbe nuove idee, capitali e talenti.
Jacob Wallenberg, presidente del consiglio di amministrazione di Investor AB, ha proposto che Shanghai crei zone a regime agevolato e con autorizzazioni semplificate per aprire ulteriormente i settori della tecnologia verde, della sanità e dei servizi digitali, attirando così competenze specialistiche e investimenti di lungo termine.
Ha aggiunto che si potrebbe fare di più per snellire la pubblica amministrazione. Un dialogo regolare tra autorità di regolamentazione e imprese, unito a report annuali sulla chiarezza delle politiche, potrebbe accrescere la fiducia del mercato.
Oliver Baete, Ad di Allianz SE, si è detto favorevole a una maggiore apertura del mercato cinese verso i fornitori stranieri di servizi finanziari, per consentire loro di offrire soluzioni integrate. Shanghai, ha aggiunto, dovrebbe anche rafforzare i legami con Hong Kong per creare un flusso di capitali bidirezionale più efficiente verso il mercato cinese.
Jean Lemierre, presidente del consiglio di amministrazione di BNP Paribas, ha osservato che gli operatori finanziari stranieri possono aiutare a trasformare l’ingente massa di risparmi a breve termine della Cina in investimenti di lungo termine, impiegandoli in modo più efficiente attraverso prodotti di gestione patrimoniale, fondi pensione e assicurazioni.
Shriti Vadera, presidente di Prudential, ha concordato, sottolineando che oltre il 60% degli attivi finanziari delle famiglie cinesi è composto da depositi a breve termine a basso rendimento. I dati della Banca dei Regolamenti Internazionali dimostrano che l’apertura e l’integrazione finanziaria, basate su investimenti a lungo termine, rendono i mercati interni più stabili e resilienti alle crisi.
Un mercato domestico aperto agli investitori internazionali, ha concluso, è generalmente più stabile e liquido.
La libera circolazione dei talenti a livello mondiale per rinvigorire l’economia di Shanghai è stata un punto di convergenza per molti partecipanti dell’IBLAC di quest’anno.
Mark Greeven, preside per l’Asia della IMD Business School, ha affermato che la mobilità dei talenti è cruciale per l’innovazione. Ha quindi suggerito la creazione di un “corridoio speciale” per i talenti, in particolare per gli esperti di R&S, per aiutare Shanghai a trattenerli.
John Elkann, presidente del gruppo automobilistico europeo Stellantis, ha proposto di semplificare l’ingresso e la mobilità dei talenti internazionali a Shanghai attraverso la digitalizzazione delle procedure per visti, permessi di lavoro e residenza, e l’istituzione di canali dedicati per i professionisti.
Dick Richelle di Royal Vopak ha indicato che i programmi per talenti di Singapore, le infrastrutture digitali di Tokyo e i servizi pubblici inclusivi dei Paesi Bassi potrebbero essere d’ispirazione per Shanghai, per migliorare il proprio “software”, come l’ecosistema dei talenti.
Secondo Severin Schwan, presidente del cda di Roche Group, lo sviluppo di un nuovo farmaco è per sua natura interdisciplinare. Shanghai ha già riunito diverse discipline, offrendo competenze in biologia, chimica e, sempre più, nell’intelligenza artificiale, grazie a un gran numero di scienziati e istituzioni accademiche.
Se le multinazionali come Roche portano know-how, traggono anche beneficio dalle competenze generate dall’ecosistema creato dalle numerose aziende cinesi. Questa è una delle ragioni principali per cui Roche ha annunciato a maggio un investimento di 2,04 miliardi di yuan (290 milioni di dollari) per costruire una base produttiva biofarmaceutica a Shanghai, ha detto Schwan, presidente dell’IBLAC per tre anni.
“Se Shanghai riuscità ad attrarre e trattenere i migliori talenti, a canalizzare i vasti risparmi verso usi produttivi e a guidare l’applicazione pratica dell’IA, non solo consoliderà il suo ruolo di grande metropoli del mondo, ma diventerà anche il luogo da cui partirà la prossima ondata di crescita della Cina”, ha affermato Chip Kaye, presidente del colosso del private equity Warburg Pincus.
Fondato nel 1989 come think-tank internazionale per i sindaci di Shanghai, l’IBLAC ha accolto quest’anno sei nuovi membri, provenienti dai settori dei semiconduttori, della finanza, dello sport e dei beni di consumo, tra cui il conglomerato sudcoreano SK Group, il gigante dello sport Nike e la principale azienda del ferro, la brasiliana Vale.
Il prossimo incontro, in programma l’11 ottobre 2026, avrà come tema “Promuovere lo sviluppo innovativo del settore dei servizi di Shanghai”. Rob Speyer, Ad della società immobiliare internazionale Tishman Speyer, presiederà l’evento.