Shanghai accelera la sua corsa per diventare una potenza globale nel settore scientifico-tecnologico
Shanghai ha convocato una riunione municipale di alto livello il 7 luglio per promuovere la sua trasformazione in un centro internazionale per l'innovazione scientifica e tecnologica. L'incontro ha segnato un punto di svolta strategico, delineando obiettivi concreti per accelerare la traiettoria dell'innovazione della città.
Innovazione in cifre
L'ambizione della città è sostenuta da investimenti solidi e risultati tangibili. Nel 2024, le spese in ricerca e sviluppo hanno raggiunto il 4,4% del PIL totale di Shanghai, con la ricerca di base che ne rappresenta l'11% — ben oltre la media nazionale del 6,91%. Il numero di imprese high-tech ha superato quota 25.000, mentre il valore della produzione combinata dei tre settori principali — circuiti integrati, biomedicina e intelligenza artificiale — ha raggiunto 1,8 trilioni di yuan (250,72 miliardi di dollari), pari a quasi un terzo del PIL della città.
Grazie a cluster industriali in espansione e sempre più coordinati, Shanghai si afferma come un centro nevralgico dell'innovazione globale.
Innovazione nei 16 distretti
In risposta all'accelerazione dei cicli dell'innovazione e all'intensificarsi della competizione globale, la municipalità ha adottato un modello di sviluppo differenziato nei suoi 16 distretti. A ciascuno è stato affidato il compito di coltivare settori coerenti con le proprie capacità scientifiche e industriali.
Il distretto di Minhang si sta affermando come hub nazionale per lo sviluppo delle interfacce cervello-computer (BCI). Nel giugno 2025 è iniziata la costruzione di una zona di innovazione a filiera completa dedicata alle BCI, comprendente ricerca, sperimentazioni cliniche e commercializzazione. Nel 2024, le spese R&S di Minhang hanno sfiorato i 26,62 miliardi di yuan, pari all'8,87% del PIL del distretto — la percentuale più alta della città.
Il distretto di Songjiang sta promuovendo innovazione e produzione in modo coordinato. Nel giugno 2025, il Corridoio della Scienza e dell'Innovazione G60 ha ospitato il suo vertice inaugurale a rotazione con altre otto città del Delta del Fiume Yangtze, lanciando iniziative congiunte per la creazione di piattaforme, l'espansione internazionale e lo sviluppo dell'economia a bassa quota.
Il distretto di Jinshan sta riconfigurando la propria base industriale, passando da una chimica tradizionale alla mobilità intelligente. Con il progetto Lexus per veicoli a nuova energia (NEV) come elemento trainante — la cui produzione inizierà nel 2027 con una capacità annua di 100.000 unità — il distretto sta gettando le basi per una catena di fornitura NEV a spettro completo.
Le riforme politiche spingono la commercializzazione tecnologica
Convertire i risultati scientifici in valore economico richiede un nuovo assetto istituzionale. Nel 2024, l'Università Normale della Cina Orientale è diventata la prima in Cina a concedere ai ricercatori la piena titolarità dei propri risultati scientifici. Secondo il nuovo modello, i ricercatori mantengono l'intera partecipazione azionaria e versano all'università solo il 30% del valore stimato in caso di commercializzazione andata a buon fine. La riforma ha catalizzato un forte aumento nei trasferimenti tecnologici: i proventi da licenze sono passati da 7,08 milioni di yuan nel 2023 a 476 milioni nel 2024.
A livello municipale, Shanghai sta sperimentando un sistema più ampio che combina piena titolarità e una divisione dei ricavi pre-negoziata. Solo nel primo trimestre del 2025, 22 progetti sono stati trasferiti con questo modello, generando oltre 1 miliardo di yuan in transazioni, dando vita a 13 startup e attirando 650 milioni di yuan in investimenti di venture capital.
Parallelamente, la città sta sviluppando un ecosistema per startup in sinergia con il mondo accademico, integrando la formazione imprenditoriale nei curricula universitari, promuovendo i legami con il venture capital e costruendo piattaforme per collegare la ricerca scientifica all'applicazione commerciale.
Comprendere la logica dell'innovazione
L'innovazione oggi non è più confinata a scoperte isolate. Implica la capacità di interpretare le traiettorie tecnologiche, anticipare transizioni dirompenti e contribuire alla definizione di nuovi standard ed ecosistemi emergenti.
L'incontro di luglio ha evidenziato la necessità di comprendere la logica profonda dell'innovazione — ovvero la traiettoria dell'evoluzione tecnologica, l'emergere di nuovi modelli e la definizione degli standard industriali. Questa comprensione è essenziale per cogliere finestre temporali ristrette e allineare la ricerca di base alle politiche strategiche nazionali.
Un esempio emblematico è l'adozione del metanolo verde come carburante nel Porto di Shanghai, dove le operazioni su larga scala sono iniziate nel marzo 2025. Con infrastrutture ormai operative per lo stoccaggio, trasporto e distribuzione del metanolo verde prodotto a livello nazionale, il porto è destinato a svolgere un ruolo chiave nella transizione globale verso il trasporto marittimo a basse emissioni. Non si tratta solo di un traguardo tecnico, ma del chiaro intento di Shanghai di contribuire alla definizione dei futuri standard sui carburanti.