In bici come veri shanghainesi: gli espatriati scoprono la Shanghai a due ruote

Dodici espatriati, tra cui ambasciatori culturali e amanti della bici, hanno esplorato Shanghai in bici il 20 settembre, partecipando all’iniziativa “Ride Like a Local” per immergersi nella cultura ciclistica e nel paesaggio urbano della città.
Il percorso di 4 chilometri ha preso il via dallo storico Giardino Zhang (Zhang Yuan) per concludersi al Parco Fudeli.

Il giro li ha portati a scoprire punti di interesse storici e moderni: dal quartiere Fengshengli in stile shikumen, ai caffè e alle caratteristiche case basse di Julu Road, fino alle aree verdi di Middle Yan’an Road e alla tranquilla e storica North Laochengdu Road.
L’evento, organizzato congiuntamente dall’Ufficio per gli Affari Esteri del Governo Municipale di Shanghai, China Daily e Meituan Bike Sharing, con il supporto dell’Ufficio sottodistrettuale di West Nanjing Road (Jing’an), mirava a valorizzare le infrastrutture ciclabili cittadine e a promuovere una mobilità urbana eco-sostenibile.
Prima della partenza, i partecipanti si sono radunati al Giardino Zhang - un tempo spazio privato, oggi area pubblica riqualificata - dove hanno scoperto il legame storico del sito luogo con le due ruote, inclusa la prima dimostrazione di biciclette documentata a Shanghai, risalente al 1886.

L’itinerario, studiato per unire architetture storiche, spazi culturali, corridoi verdi e vicoli caratteristici, ha offerto ai partecipanti una visione stratificata dell’identità di Shanghai, evidenziando al contempo praticità e accessibilità degli spostamenti in bicicletta.
Oltre a promuovere la mobilità dolce, l’iniziativa ha voluto rafforzare il legame tra gli espatriati e il tessuto cittadino, favorendo una partecipazione più attiva alla vita di comunità.
Per Edwin Montealegre, ambasciatore culturale della Costa Rica, andare in bici a Shanghai è comodissimo e sicuro: sono facili da trovare e si sbloccano in meno di un minuto, basta inquadrarne il QR code con il telefono.
Inoltre, le piste ciclabili dedicate separano i ciclisti dal traffico motorizzato, dando a ciascuno il proprio spazio.
«A Shanghai andare in bici è comodissimo: ne trovi una in un attimo fuori casa, dall’ufficio o dal ristorante. In più, è sicuro: le piste ciclabili offrono a ciclisti e motorizzati il proprio spazio»
Anche Mahmoud Soliman, professore egiziano alla Shanghai International Studies University e ambasciatore culturale, con oltre dieci anni di vita in città, si è detto entusiasta dell’ambiente ciclabile locale.
«Shanghai è adatta al ciclismo; qui muoversi da un distretto all’altro è davvero comodo».

Appassionato di lunghe pedalate, a volte in compagnia del suo cane nello zaino, Soliman ha sottolineato il senso di libertà e la praticità che questo mezzo offre. Ha anche evidenziato i benefici ambientali del ciclismo e ha fatto notare come i servizi di bike sharing siano in costante miglioramento.
«I sedili sono stati migliorati. Prima erano dotati di un lucchetto che era veramente difficile da aprire. Ora invece è tutto più semplice», ha affermato, descrivendo queste novità come elementi che rendono l’esperienza più piacevole.
Anche le app sono intuitive, permettono di localizzare le bici e segnalare guasti in tempo reale. Soliman ha infine auspicato un ulteriore espansione delle piste ciclabili per incentivare sempre più residenti a scegliere uno stile di vita più sano e sostenibile.
Per gli espatriati alle prime armi con il bike sharing di Shanghai, l’accesso è semplice: basta impostare Shanghai come località su Alipay e utilizzare la piattaforma Easy Go per noleggiare una bici, anche del brand Meituan, in pochi secondi.

Montealegre ha osservato che nel suo Paese d’origine servizi di bike sharing come quelli cinesi non sono diffusi e che, in assenza di piste ciclabili dedicate, muoversi in bici può risultare pericoloso. A suo avviso, la promozione di questi servizi a Shanghai è particolarmente vantaggiosa per gli stranieri, poiché consente loro di «scoprire angoli e dettagli della città che non si noterebbero a bordo di taxi, della metro o di un autobus».
Soliman ha aggiunto che la bici è anche più veloce dei taxi nel traffico intenso di Shanghai, oltre che coerente con le iniziative green promosse dalla Cina.

Tobias Le Compte, musicista belga e promotore del dialetto shanghainese, è salito su una bicicletta condivisa per catturare, attraverso il suo obiettivo, l’atmosfera particolare che regna in città nelle prime ore del mattino. Il suo obiettivo rivela un ritmo e un fascino diversi nelle strade di Shanghai.
La guida francese Clarisse Le Guernic vi accompagna in un viaggio in bicicletta alla scoperta dei tesori nascosti della città e dei luoghi unici che si trovano a ogni angolo di strada.
«A Shanghai, quando le auto sono imbottigliate, in bici si scivola via. È il modo ideale per spostarsi ovunque con agilità».