In bici come veri shanghainesi: gli espatriati scoprono la Shanghai a due ruote

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​​ Un gruppo di espatriati e appassionati di ciclismo posa per una foto di gruppo al Parco Fudeli durante l’evento “Ride Like a Local” a Shanghai, il 20 settembre 2025. [Foto/International Services Shanghai]

Dodici espatriati, tra cui ambasciatori culturali e amanti della bici, hanno esplorato Shanghai in bici il 20 settembre, partecipando all’iniziativa “Ride Like a Local” per immergersi nella cultura ciclistica e nel paesaggio urbano della città.

Il percorso di 4 chilometri ha preso il via dallo storico Giardino Zhang (Zhang Yuan) per concludersi al Parco Fudeli.

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​​ I partecipanti si preparano alla partenza con una foto di gruppoa. [Foto/International Services Shanghai]

Il giro li ha portati a scoprire punti di interesse storici e moderni: dal quartiere Fengshengli in stile shikumen, ai caffè e alle caratteristiche case basse di Julu Road, fino alle aree verdi di Middle Yan’an Road e alla tranquilla e storica North Laochengdu Road.

L’evento, organizzato congiuntamente dall’Ufficio per gli Affari Esteri del Governo Municipale di Shanghai, China Daily e Meituan Bike Sharing, con il supporto dell’Ufficio sottodistrettuale di West Nanjing Road (Jing’an), mirava a valorizzare le infrastrutture ciclabili cittadine e a promuovere una mobilità urbana eco-sostenibile.

Prima della partenza, i partecipanti si sono radunati al Giardino Zhang - un tempo spazio privato, oggi area pubblica riqualificata - dove hanno scoperto il legame storico del sito luogo con le due ruote, inclusa la prima dimostrazione di biciclette documentata a Shanghai, risalente al 1886.

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Ciclisti internazionali alla scoperta del Giardino Zhang, tra storia e modernità. [Foto/International Services Shanghai]

L’itinerario, studiato per unire architetture storiche, spazi culturali, corridoi verdi e vicoli caratteristici, ha offerto ai partecipanti una visione stratificata dell’identità di Shanghai, evidenziando al contempo praticità e accessibilità degli spostamenti in bicicletta.

Oltre a promuovere la mobilità dolce, l’iniziativa ha voluto rafforzare il legame tra gli espatriati e il tessuto cittadino, favorendo una partecipazione più attiva alla vita di comunità.

Per Edwin Montealegre, ambasciatore culturale della Costa Rica, andare in bici a Shanghai è comodissimo e sicuro: sono facili da trovare e si sbloccano in meno di un minuto, basta inquadrarne il QR code con il telefono.

Inoltre, le piste ciclabili dedicate separano i ciclisti dal traffico motorizzato, dando a ciascuno il proprio spazio.

«A Shanghai andare in bici è comodissimo: ne trovi una in un attimo fuori casa, dall’ufficio o dal ristorante. In più, è sicuro: le piste ciclabili offrono a ciclisti e motorizzati il proprio spazio»

Anche Mahmoud Soliman, professore egiziano alla Shanghai International Studies University e ambasciatore culturale, con oltre dieci anni di vita in città, si è detto entusiasta dell’ambiente ciclabile locale.

«Shanghai è adatta al ciclismo; qui muoversi da un distretto all’altro è davvero comodo».

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Il gruppo di ciclisti avanza lungo una via di Shanghai. [Foto/International Services Shanghai]

Appassionato di lunghe pedalate, a volte in compagnia del suo cane nello zaino, Soliman ha sottolineato il senso di libertà e la praticità che questo mezzo offre. Ha anche evidenziato i benefici ambientali del ciclismo e ha fatto notare come i servizi di bike sharing siano in costante miglioramento.

«I sedili sono stati migliorati. Prima erano dotati di un lucchetto che era veramente difficile da aprire. Ora invece è tutto più semplice», ha affermato, descrivendo queste novità come elementi che rendono l’esperienza più piacevole.

Anche le app sono intuitive, permettono di localizzare le bici e segnalare guasti in tempo reale. Soliman ha infine auspicato un ulteriore espansione delle piste ciclabili per incentivare sempre più residenti a scegliere uno stile di vita più sano e sostenibile.

Per gli espatriati alle prime armi con il bike sharing di Shanghai, l’accesso è semplice: basta impostare Shanghai come località su Alipay e utilizzare la piattaforma Easy Go per noleggiare una bici, anche del brand Meituan, in pochi secondi.

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Un espatriato sblocca una bicicletta con lo smartphone. [Foto/International Services Shanghai]

Montealegre ha osservato che nel suo Paese d’origine servizi di bike sharing come quelli cinesi non sono diffusi e che, in assenza di piste ciclabili dedicate, muoversi in bici può risultare pericoloso. A suo avviso, la promozione di questi servizi a Shanghai è particolarmente vantaggiosa per gli stranieri, poiché consente loro di «scoprire angoli e dettagli della città che non si noterebbero a bordo di taxi, della metro o di un autobus».

Soliman ha aggiunto che la bici è anche più veloce dei taxi nel traffico intenso di Shanghai, oltre che coerente con le iniziative green promosse dalla Cina.

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Ciclisti in attesa al semaforo durante l’evento a Shanghai “Ride Like a Local”, il 20 settembre 2025.  [Foto/International Services Shanghai]

Tobias Le Compte, musicista belga e promotore del dialetto shanghainese, è salito su una bicicletta condivisa per catturare, attraverso il suo obiettivo, l’atmosfera particolare che regna in città nelle prime ore del mattino. Il suo obiettivo rivela un ritmo e un fascino diversi nelle strade di Shanghai.

La guida francese Clarisse Le Guernic vi accompagna in un viaggio in bicicletta alla scoperta dei tesori nascosti della città e dei luoghi unici che si trovano a ogni angolo di strada.

«A Shanghai, quando le auto sono imbottigliate, in bici si scivola via. È il modo ideale per spostarsi ovunque con agilità».